Sono molti gli argomenti che mi frullano in testa come se io fossi in mezzo ad una marea di gente che parla e discute: chi di sport, di politica, di affari, di tasse, di viaggi, di malattie e pure del tempo meteo, ma del vivere quotidiano il volume della voce si attenua quasi fino a diventare un sussurro. È facile parlare di temi esposti dai giornali o sfogliando libri e riviste oppure tutto ciò che ti propone la TV. Tutto materiale riportato e quindi opinioni di altre persone.
Su questa pagina invece vorrei inserire, fuori dalle righe, parole e fatti della nostra vita quotidiana, e cioè quella semplice sensazione che si respira incontrando una o più persone e che ti viene spontaneo salutare con un sincero ciao o meglio buongiorno di rispetto non tanto per attaccare bottone, ma mettersi in modo disponibile per un eventuale scambio di convenevoli che si traducono in conveniente apertura al dialogo così detto famigliare.
Questo atteggiamento disponibile, ricordo, mi è rimasto impresso rileggendo una frase, scritta in francese, da un ragazzo del Congo che ho conosciuto durante una delle mie frequenti visite nel continente africano, “Mi piacerebbe effettuare un’apertura di dialogo di reciproca amicizia” (tradotto) scrisse evidentemente il ragazzo, non ricordo il nome, per dare continuità a quel breve incontro avvenuto tempo fa in un piccolo villaggio sperduto nella savana dell’Africa equatoriale, dov’ero ospite temporaneo da un operatore sociale di nome Gino.
Ecco, il ragazzo del lontano Congo mi ha dato una scossa, vorrei dire, rimastami impressa nel mio modo di esternare aperture al dialogo concretizzandole con l’ascolto e il sostegno là dove posso dare il mio contributo per quel poco di esperienza acquisita accumulata nel tempo.
A proposito, quindi, a sostegno dell’elemento disponibilità ho modo di evidenziare la gratuità di persone, giovani e adulti nessuno escluso che si prestano a favore di iniziative parrocchiali, sociali e ricreative che nascono e si concretizzano nel nostro piccolo e modesto paese la cui prerogativa appartiene alla nostra comunità sia nelle piccole che nelle importanti scelte di aggregazione. Ritengo opportuno sottolineare, tra gli aspetti positivi, la volontà di sostenere tutte quelle attività dirette a socializzare non solo in oratorio parrocchiale ma anche oltre confine offrendo solidarietà e accoglienza ovunque sia richiesto liberamente.
Esempi in Porzano: la corsa podistica Tra Foss e Caedagne consolidata e inserita nel periodo primaverile, prossimo evento 29 aprile 2018, la briscola collocata nei fine settimana, Torneo notturno di calcio, Festa di 1/2 estate, il Grest parrocchiale e tutte quelle attività di gruppo che sostengono e animano la vita parrocchiale.
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